Maine, anni Cinquanta del Novecento. Il Dr. Wilhelm Reich, già assistente di Freud a Vienna e inventore dell’Orgonomia, spara contro oggetti-volanti-non-identificati (Ufo) con un grande ‘cannone spaziale’ di sua invenzione. E riesce ad abbatterne almeno uno. Per far questo, egli è partito dall’ipotesi che i velivoli alieni usino come propellente l’energia orgonica, che secondo Reich permea l’interno universo e lo stesso corpo umano. Non a caso Orgone viene da orgasmo. Le imprese americane di Reich contro gli Ufo, ma anche per accumulare le nuvole e fa piovere nel deserto, contribuiranno a trasformarlo in un’icona della controcultura e del movimento ufologico, ma anche in un bersaglio dell’America postmaccartista e anticomunista che vedeva in lui un mistero inspiegabile e pericoloso.
Di quegli anni fantastici e terribili, prima che il grande scienziato finisca in carcere per le sue idee per morirvi nel 1957,ci racconta il figlio Peter in UN LIBRO DEI SOGNI (Tre Editori. Euro 18, pag. 220), un memoir tra sogno e fantascienza. Peter, che aveva allora 12 anni, era stato nominato ufficiale dei Genieri Cosmici perchè aiutava il padre con il ‘cannone spaziale’, insieme al quale bombardava il cielo per abbattere gli Ufo, colpevoli di avvelenare l’atmosfera. E il suo libro, ora finalmente tradotto in italiano, è un’opera dove, come ha scritto il New York Times, ‘’la fantascienza diventa realtà’’. Una fantascienza che raggiunge la vetta quando Peter vive, o sogna, l’arrivo delle navi spaziali aliene, su una delle quali si trova il padre, per prenderlo a bordo e condurlo in salvo fuori dalla Terra. Missione che abortirà per l’intervento dei caccia americani e comporterà per Peter uno straziante addio. Il volume nelle librerie è catalogato come romanzo di fantascienza, ma in realtà è molto di più, una testimonianza di fede e in un padre geniale e amatissimo; e nell’incredibile realtà che questi aveva saputo evocare e ispirare.
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