Trilogia del Silo – Hugh Howey

Trilogia del Silo - Hugh Howey Prendete uno commesso di una libreria che scrive un romanzo durante la pausa pranzo. Ci mette tre anni per finire l’opera, poi, una volta ultimata, la pubblica su Kindle Direct Publishing.
Neanche stare a chiedere ai mille editori che “risponderanno, se interessati, entro 6 mesi”.
No, no.
Il protagonista della nostra storia pubblica la sua opera da solo e la sua opera diventa un successo. Così, un fenomeno virale.
Nel giro di poco tutti i più grandi editori si contendono a suon di milioni il libro in questione, ed il nostro commesso passa dall’essere – per l’appunto- un commesso all’essere uno scrittore.
L’incarnazione dell’american Dream, per l’appunto, che è anche una storia vera.
La storia di HugHowey, autore della TRILOGIA DEL SILO –WOOL, SHIFT e DUST per l’appunto.
Una saga che è un po’ HUNGER GAMES, un po’LOST.
Ok, parliamoci chiaro. Non è che assomigli né all’uno né all’altro, semplicemente in alcuni punti può ricordare l’uno o l’altro.
Un’America futuribile in cui l’aria è avvelenata e irrespirabile, e la popolazione vive all’interno di un gigantesco silo sotterraneo. Assillata da un grande interrogativo – che è poi anche quello che incolla il lettore alla pagina: cosa c’è fuori dal silo? Siamo solo noi i sopravvissuti? Chi ha avvelenato l’aria, rendendola letale e irrespirabile, anni ed anni orsono?
Una trilogia appassionante, di quelle che tengono il lettore con il fiato sospeso e lo inducono a trascurare cibo, moglie, figli, lavoro, studio, per SAPERE COME ANDRA’ A FINIRE.
Il tutto nonostante la narrazione di Howey non sia proprio velocissima.
Per fare un esempio: prendiamo la Collins.
In HUNGER GAMES c’è più o meno un colpo di scena ogni riga.
Prendiamo ora un romanzo a caso della TRILOGIA DEL SILO, il primo, WOOL.
Parte lento, forse un po’troppo.
Le prime cento pagine richiedono al lettore una certa pazienza, una certa fiducia.
Poi la storia decolla, con colpi di scena, non molti ma SUBLIMI.
Un po’come in LOST, dai, che non si sa chi sono gli altri fino alla duemillesima puntata.
Idem vale per il secondo romanzo della saga, SHIFT.
Un po’più noioso del primo, anche perché è un prequel di WOOL, che spiega le origini del silo, quando il mondo non era ancora contaminato e gli americani… vabbeh, non anticipo oltre.
Lettura consigliata, comunque.
Un’ottima saga.