È una mattina d’autunno come tante a Chester’s Mill, nel Maine. Di colpo, una specie di cilindro trasparente piomba sulla cittadina, tranciando in due tutto ciò che si trova lungo il suo perimetro: cose, animali, persone. Gli aerei finiscono per schiantarsi contro la misteriosa, impenetrabile lastra di vetro ed esplodono in mille pezzi, l’intera area – con i suoi duemila abitanti – resta intrappolata all’interno, isolata dal resto del mondo. L’ex marine Dale Barbara, soprannominato Barbie, deve trovare una via di scampo prima che quella cosa che hanno chiamato la Cupola costringa l’intera comunità cittadina ad una morte crudele. Al suo fianco, la proprietaria del giornale locale, un paramedico, una consigliera comunale e tre giovani coraggiosi. Contro di loro, come contrapposizione reale, il Male. Un Male che assume le sembianze del consigliere Rennie, un uomo che vende auto usate e che intende trasformare il proprio ruolo di consigliere comunale in quello di dittatore.
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E’ una piccola cittadina del Maine, Chester’s Mill. Gli abitanti si conoscono e la vita scorre tranquilla. Il Dipper’s, il Sweetbriar di Rose, il Municipio e la stazione di Polizia sono i quattro angoli ideali di un perimetro che rappresenta il centro di una località di provincia come tante. Fino a che la “Cupola” , come una coppa di champagne rovesciata, non ricopre case e persone lasciando la giurisdizione del Mill separata da tutto e da tutti. Stephen King, il re dell’horror, porta a compimento un progetto che aveva visto le prime luci più di 30 anni fa e che si era arenato, per stessa ammissione dell’autore, in ragione delle oggettive difficoltà che un intreccio del genere avevano bloccato il genio dell’autore. Fino ad oggi.
“The Dome” non è un romanzo di genere horror. Una classificazione di tal genere lo costringerebbe entro margini troppo angusti e la capacità compositiva dell’autore ne rimarrebbe gravemente frustrata. Si tratta di un romanzo thriller – horror, dove omicidi insoluti fanno da sfondo ad una vera e propria cospirazione nei confronti di Dale Barbara, un militare richiamato alle proprie responsabilità dall’improvviso stato di emergenza che si è abbattuto sulla città.
Il grande burattinaio, l’uomo che ordisce la trama diabolica, è Big Jim Rennie, un politico senza scrupoli che si muove furtivo con l’obiettivo di ottenere l’immortalità di un imperatore. Così, servendosi di una vera e propria falange armata composta di agenti improvvisati, instaura un vero e proprio regime del terrore. Mentre la Cupola non sembra aver intenzione di sparire, al suo interno la città comincia a sgretolarsi e le persone iniziano misteriosamente a morire. Alcune si tolgono la vita, altre vengono assassinate brutalmente e la cospirazione finisce per colpire Dale Barbara al punto da costringerlo in una cella maleodorante a subire le vessazioni della Milizia creata da Rennie.
Si tratta di un romanzo che, prendendo spunto dal concetto di prigionia, racconta il Male in tutte le sue sfumature. Dalla crudeltà con la quale un bambino brucia insetti con l’arma spietata dei raggi del soli che filtrano attraverso una lente d’ingrandimento a quella dei compagni di scuola che picchiano una studentessa la cui unica colpa è quella di essere la prima della classe. Dalla violenza che la guerra partorisce come un feto deforme a quella, apparentemente necessaria, che spinge un uomo politico a distruggere gli ostacoli che si frappongono alla propria sete di potere.
E’un romanzo che parla di religione, di amore, di morte e di fratellanza. Personaggi tratteggiati magnificamente con un’attenzione, calcolata e perfettamente calibrata, dedicata soprattutto a quelli negativi, che inseguono, come cani idrofobi, gli ignari abitanti del Mill.
Dopo “It” e “L’ombra dello scorpione”, il RE ci consegna l’ennesima prova di forza letteraria, una meravigliosa cartolina di una città malata, la radiografia di un cancro ancora non conclamato che sta per esplodere mietendo vittime sotto i colpi di metastasi dolorose. Mentre, dall’alto, qualcuno si diverte ad appoggiare la mano su quella coppa di champagne rovesciata per scoprire quanto riescono a resistere i “topi” imprigionati. La ricerca dell’assassino diventerà elemento essenziale ai fini della salvezza del Mill e le indagini, seppur non demandate alle competenze delle forze dell’ordine, diverranno una corsa contro una salvezza le cui speranze vanno assottigliandosi man mano che l’ossigeno, sotto la Cupola, comincia inevitabilmente a diminuire.
Una lettura unica che forse, mescolando generi letterari diversi, finisce per inventarsene uno del tutto nuovo. E la penna, anche questa volta, è del Re.
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