Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà è un libro di Luis Sepúlveda, pubblicato in Italia per i tipi di Guanda, la casa editrice che ha portato nel nostro Paese i romanzi dell’autore sudamericano. Ancora una volta Sepúlveda esplora lo straordinario mondo degli animali, raccontando la storia di un cane lupo che, dopo essere cresciuto assieme ai Mapuche e al suo giovane amico Aukamañ, è costretto a vivere alla catena nel rimpianto di una libertà persa che rimane un ricordo fisso nel suo cuore, assieme alla rabbia per gli uomini che non rispettano la sua natura.
Ora però il cane ha una missione che gli è stata assegnata dagli uomini del branco: deve dare la caccia a un fuggitivo, un uomo misterioso che si nasconde al di là del fiume. Il cane porta nel nome un destino, fondamentale per il buon esito della missione: Aufman significa infatti ‘fedeltà’, un sentimento che lo lega in maniera indissolubile alla vita e ai legami che non può in alcun modo tradire, quelli con un popolo come i Mapuche, che vivono in assoluta armonia con la natura.
Ancora una volta la maestria di Sepúlveda regala una fiaba delicata, in cui valori come la lealtà, l’amicizia e l’onestà sono al primo posto e permettono al lettore di scoprire un mondo sottile e delicato, dove ogni singolo particolare naturale è in grado di parlare e raccontare della bellezza del rapporto tra uomini e animali.