Cercate un bel giallo da mettere sotto l’albero di Natale? Beh, forse Soglia critica di Alessandro Prandini fa al caso vostro. Si tratta di una serie di omicidi misteriosi che riemergono dal passato per tormentare il Commissario Scozia, personaggio inventato dall’autore, sullo sfondo ancora una volta di Bologna.
Sono quattro gli omicidi con cui dovranno confrontarsi il nostro Commissario Scozia e la sua squadra. Scozia e la sua collaboratrice fidata, Sara Fiorentino, frizzante ed energica, riusciranno però a svelare ogni mistero. Le vittime sembrerebbero, come in ogni giallo che si rispetti, quasi scelte a caso, ma c’è un filo conduttore che le lega tra loro. I quattro ormai defunti un tempo, infatti, strinsero tra loro un patto che li avrebbe legati per sempre.
Sulla scena del primo delitto – l’omicidio di una donna – l’assassino ha lasciato una piccola scala ed una copia del “Bel Ami” di Maupassant. Ogni volta la modalità sarà la stessa, anche se con piccole differenze. Cosa significano quei riferimenti letterari e quelle frasi latine messe lì quasi a firma del delitto? Come si sono intrecciate le vite dei quattro assassinati? Un giallo scorrevole ma anche entusiasmante, che vi porterà in un viaggio tra le strade di Bologna e del passato.
Si tratta del secondo appuntamento con il Commissario Scozia, e della seconda opera di Alessandro Prandini, giallista di Maranello laureato in matematica. Dopo Tutto cambia, il suo romanzo di esordio, Prandini si è dedicato quasi esclusivamente alla scrittura, ma anche di informatica come responsabile della ricerca e sviluppo software presso un gruppo di aziende.