Il libro in una frase:
Quali sono le ventisette azioni dell’uomo civile? Lo scoprirete a Montelfo, il paese più magico e fantastico del mondo in un romanzo di sfrenata comicità.
Recensione o sinossi del libro:
È l’alba, dopo una notte costellata di sogni, il Nonno Stregone riapre gli occhi o meglio “risveglia il suo naso”. Capta gli odori presenti nell’aria per capire quali sorprese gli regalerà la nuova giornata e si appresta a compiere “le ventisette operazioni” che contraddistinguono l’umano medio: balzare giù da letto, indossare i pantaloni, acciuffare due calzini compatibili, infilarli, svuotare la vescica “con paziente calcolo balistico”… Tutte operazione più facili a dirsi che a farsi, soprattutto per un settantenne, seppur ancora splendido, come il nonno, perennemente alle prese con calzoni “complicati, litigiosi e pieni di biforcazioni” oppure con pedalini fedifraghi vittime della LIC, “Legge di infedeltà del calzino”, che una volta messi nel cassetto cercano quasi sempre di far coppia con un calzino diverso. Il vecchio Stregone però non si arrende e alle prime luci dell’alba, reduce dalle sue ventisette fatiche, è pronto a raggiungere il Bar Sport. Insieme a lui tutta Montelfo torna alla vita.
È pieno di ironia l’incipit del nuovo libro di Stefano Benni che richiama le atmosfere e i personaggi di Bar Sport, uno dei suoi successi più amati dai lettori. Sullo sfondo di un paese immaginario, si snodano le storie di un’umanità stravagante e surreale che incarna i vizi e le virtù, le grandezze e le debolezze del genere umano. Come un abile cantastorie, Stefano Benni, crea una cornice fiabesca dove le sue creature si muovono e raccontano liberamente, oltrepassando spesso i confini tra passato e presente, tra realtà e fantasia. La sua scrittura ama colpire il lettore e travolgerlo con dosi massicce di comicità che sconfinano spesso e volentieri nel cinismo. Predilige i periodi brevi e ad effetto e si compiace dell’utilizzo prodigo degli aggettivi, delle espressioni gergali, degli arditi calembour. Ne nasce una personalissima e originale arte affabulatoria, capace di stregare sia il lettore più giovane sia quello più esperto e smaliziato.
Sorrideranno entrambi leggendo le peripezie dell’oste Tramutone Secondo, “grosso, gioviale e grande enologo”, che sapeva riconoscere non solo l’annata e la vigna, ma anche il piede di chi aveva pigiato l’uva; le imprese di Ispido Manidoro, dotato del dono di sapere riparare qualsiasi cosa; la leggenda di Fen il Fenomeno, il cane più intelligente del mondo, che riuscì a realizzare il suo sogno contro ogni ragionevole pronostico; la parabola tutt’altro che evangelica del “beato Inclinato”, da eroe partigiano a simbolo di santità, da “testimonial” delle specialità locali a “ragazzo azzurro”, a seconda del colore politico dell’amministrazione locale.
Insieme a loro Carmela Culobia, esperta e fortunatissima giocatrice del lotto, la piccola Alice, figlia del veterinario Salvaloca, amante incondizionata della natura e molte altre figure fantasiose inimitabili. In questo microcosmo fittizio in cui si rispecchia ironicamente il microcosmo reale, non mancano gli esponenti della malvagità. I cattivi di turno sono Max “Massacro” Settecanal, imprenditore prepotente e senza scrupoli, e il corrotto Sindaco Velluti, che hanno in serbo per Montelfo un progetto sconvolgente: distruggere il bosco e parte del paese per costruire un “complesso polifunzionale multivalente ipermercatico a uso abitativo, commerciale e riciclo monetario”. La natura rischia di soccombere di fronte all’avidità e all’insensatezza. Il Bar Sport potrebbe lasciare il posto a un moderno supermercato. Riusciranno Nonno Stregone e i suoi amici a salvare l’anima della comunità?
Editore:
Feltrinelli
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