Memorie di una cagna è il forte titolo del romanzo di Francesca Petrizzo edito da Frassinelli.
Una nave si avvicina alle coste della Grecia. A bordo, una donna prova a distinguere il Peloponneso nella luce vaga del crepuscolo. È Elena di Troia, riportata in patria da suo marito, Menelao, dopo la sconfitta del nemico. Lei racconta al vento e alle onde la propria triste storia. La sua voce narra una vicenda differente da quella nota a tutti: parla di una creatura affamata d’amore, traboccante di passione, tuttavia forzata a obbedire al volere del padre-re e a prendere in sposo un uomo che non desiderava. Una decisione tragica, che originerà lutti e tragedie, perché Elena andrà alla ricerca di quanto le è stato negato tra le braccia di altri uomini. Finirà allora marchiata come “cagna” e traditrice. Sullo sfondo del mito e dei poemi di Omero, Francesca Petrizzo dà alla sua protagonista carne e anima e plasma una figura femminile che si staglia sulla pagina con la forza, la rabbia e la dolcezza di un personaggio vero, simobolo di ogni donna che abbia contrapposto le ragioni del cuore a quelle del potere.
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