IL LIBRO IN UNA FRASE: C’é un nuovo Capitano nella Trinacria occidentale…
RECENSIONE DEL LIBRO: “Legame di sangue” si contraddistingue per un plot dalla doppia valenza di mistery e di police procedural, come si legge anche nella motivazione dell’assegnazione del Premio Tedeschi 2009 a Roberto Riccardi. Ma quello che forse colpisce maggiormente il lettore è la completa identificazione dell’autore con il personaggio principale, il Capitano dei Carabinieri Renato Roversi, suo perfetto alter ego – dalle iniziali del nome e cognome fino alla professione nella vita reale, amata in maniera viscerale – tanto da rendere vero il verosimile.
Un Capitano dei Carabinieri ha da poco preso il comando della Stazione di Villascura, una cittadina siciliana in balìa da oltre trent’anni dallo stesso boss mafioso, che domina la situazione per mezzo di ogni attività illecita prevista dal codice penale, nessuna esclusa. Apparirà quindi inverosimile agli occhi di Roversi che il signor Russo – come lo apostrofa gelidamente il militare, con l’intento preciso di sminuirne l’autorità al cospetto dei suoi concittadini – non abbia avuto a che fare con due omicidi, avvenuti all’interno del suo mandamento. Le indagini che ne scaturiranno faranno da sfondo, e non prenderanno il sopravvento, sulla delineazione dei personaggi e sui tortuosi intrecci interrelazionali che si stabiliranno tra loro: Carabinieri, uomini di mafia, figlie, madri e fidanzate di entrambi, tutti indistintamente e rigidamente conformi al proprio codice d’onore, lo stesso onore che sarà addirittura ammirato dal grande Padrino nel coraggioso Capitano, tanto da fargli rimpiangere “che la vita non gli(elo) ave(sse) concesso come figlio”. E il rimando “Al giorno della civetta” viene spontaneo, come sottolinea Riccardi stesso per bocca di una delle protagoniste femminili del libro.
Ad un cinquantennio dal famoso libro di Sciascia, però, è amaro dover ammettere che – nonostante non sarà avvicendato come il Capitano Bellodi – il Capitano Roversi dovrà comunque fare l’impossibile per trovare prove sufficienti ad incastrare il noto boss come mandante dei due omicidi, pur avendo risolto i casi a tempo record e con encomiabile perizia.
Una trama ben congeniata, sorretta da una prosa asciutta e scorrevole. Tecnicamente ineccepibile, ma forse preferibile con il titolo declinato al plurale, per dare maggior filo da torcere ai giallisti incalliti…
LEGAME DI SANGUE, di Roberto Riccardi: Premio Tedeschi 2009 – ed. Gialli Mondadori n. 2993 del 3.12.2009