Le ragazze venute da Yangdok è un romanzo di Giorgio Vittoria, pubblicato per i tipi di DrawUp all’inizio del 2014. La vicenda inizia in Corea del Nord, poco lontano dalla città di Yangdok citata nel titolo. Qui, in un laboratorio segreto, vengono prodotti degli scorpioni destinati a diventare delle armi letali nelle mani di tre ragazze, che vengono inviate in diverse città degli Stati Uniti e controllate ciascuna da una spia per vigilare sul buon esito della missione.
A mettere in allarme gli inquirenti sono tre fatti tragici: un incidente ferroviario sulla linea Pacific Surfiner di Los Angeles, un incidente aereo che vede un velivolo partito da Washington schiantarsi in una zona abitata e l’apparente suicidio di Steve Randall, impiegato in una ditta che produce armi chimico-batteriologiche.
Il caso sembra davvero simile a molti altri, fino a quando il detective della polizia di Chicago Fred Biersten non viene a sapere che la vittima, la sera prima di morire, aveva avuto un incontro con una misteriosa ragazza orientale. Inizia così per lui un’indagine tra le più difficili, un lavoro che lo porta a contatto con situazioni inverosimili e che mette in serio pericolo la sua vita.
Le ragazze venute da Yangdok è un meraviglioso equilibrio tra thriller e noir, un romanzo che fin dalla prima pagina cattura il lettore, trasportandolo in una storia che sconvolge e che riesce anche a far riflettere per il modo in cui critica alcune contraddizioni della modernità.
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