L’ammerikano è un libro di Pietro De Sarlo, pubblicato per Europa Edizioni e uscito il 9 gennaio di quest’anno. Il romanzo si svolge a Monte Saraceno, un tranquillo paesino dell’appennino lucano che viene sconvolto dal ritorno di un uomo dal passato oscuro. Si tratta dell’ammerikano, all’anagrafe Wilber Boscom, ultimo discendente di una coppia emigrata tanti anni prima, clandestinamente, negli Stati Uniti.
Boscom ha appena concretizzato la sua sanguinosa vendetta nei confronti degli Zambrino, una famiglia mafiosa italo-americana, ed è stato per questo costretto a fuggire per evitare di pagare il conto con qualche ritorsione. Non appena torna nella Val d’Agri, le sue vicende e le caratteristiche uniche della sua persona sconvolgono il piccolo equilibrio locale. Boscom in Lucania incontra Vincenzo, un suo lontano parente, che può essere considerato come suo perfetto contraltare.
Questi due personaggi possono essere apprezzati centellinando la trama di un libro che si snoda pagina dopo pagina in maniera molto piacevole, alternando momenti di tragedia e altri in cui, invece, domina un tono da commedia. Quello che non cambia è invece il tono emotivo della narrazione che scorre sotto la linea principale del romanzo, caratterizzato da una commistione di tensione e ironia.
Questi due aspetti si fondono in pagine davvero godibili, che parlano di intrighi finanziari internazionali e dei dettagli speciali della vita quotidiana di un’Italia che non c’è più o, in fondo, che noi siamo convinti non ci sia più.
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