La strada stretta verso il profondo Nord è un romanzo di Richard Flanagan (che ha scritto altri quattro romanzi usciti anche in Italia) pubblicato in Italia per i tipi di Bompiani nella collana Narratori Stranieri. Il libro in questione, ambientato nel 1943 in piena seconda guerra mondiale, racconta la storia di Dorrigo Evans, medico di origine tasmaniana, che viene deportato in un campo di lavoro giapponese dove assieme a molti altri connazionali lavora alla costruzione di una ferrovia destinata a collegare Bangkok alla Birmania, permettendo così all’esercito nipponico d’invadere l’India.
L’impresa è assurda, sovrumana e ha come ovvio e terribile prezzo la vita di tantissime persone. Dorrigo Evans fa il possibile per aiutare i suoi compagni e per salvarli dalla fatica del lavoro, dalle malattie ma soprattutto dalla violenza delle guardie, che non risparmia nessuno. Cosa lo sostiene? Cosa gli permette di andare avanti e di essere un punto di riferimento per i suoi compagni? Il fugace ricordo di una storia d’amore vissuta tanti anni prima con la moglie di suo zio, pochi giorni che hanno cambiato totalmente la sua vita.
Questo romanzo, insignito del Man Booker Prize 2014, è un libro che esplora le sfaccettature dell’eroismo e le conseguenze della guerra, ma che riesce a tenere con gli occhi incollati alle pagine fino all’ultima parola, raccontando in maniera efficacissima la storia del padre dell’autore, caduto prigioniero dei giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
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