La ragazza che hai lasciato di Jojo Moyes è un romanzo che celebra l’amore come sentimento senza tempo. Le 420 pagine di quest’opera edita da Mondadori (che ha dato alle stampe anche il prequel Luna di miele a Parigi) trasportano il lettore in un vortice di emozioni che, seppur localizzate in due orizzonti temporali diversi, sono caratterizzate dalla medesima forza e dall’intenzione di mettere l’amore davanti a qualsiasi ostacolo.
La prima vicenda è quella di Sophie e Lefevre, pittore allievo di Matisse, che poco dopo essersi sposati vengono travolti dall’orrore della Guerra: Lefevre viene infatti catturato e Sophie, animata dalla volontà di salvarlo, offre al comandante delle truppe tedesche che occupano il suo piccolo paese natale in Francia un quadro che ha da sempre suscitato la sua ammirazione.
La proposta incontra però l’ira del militare e Sophie viene catturata e internata in un campo di lavoro. Passano gli anni e le pagine portano il lettore a interfacciarsi con la storia di Liv, un’altra donna innamorata che si trova a vivere la tragica esperienza della perdita del compagno in giovanissima età. A soli trent’anni la vita va però avanti e Liv si lascia trasportare: avviene così l’incontro con Paul, dipendente di una società che si occupa di rintracciare opere d’arte andate perdute in giro per l’Europa.
Tra i due scatta un feeling che si trasforma subito in un sentimento più profondo e fisico: durante una delle loro serate d’amore si trova davanti al quadro appartenuto decenni prima a Sophie, chiedendosi come mai Liv sia in possesso del dipinto che per tanto tempo ha cercato. La scoperta del quadro causa l’innesco di dinamiche che sconvolgono letteralmente la coppia, accompagnando il lettore in un vortice di vicende dove l’amore senza tempo è al primo posto e dove l’intreccio potente riesce a rappresentare un motivo capace di tenere gli occhi di chi legge incollati alle pagine fino alla fine.