Nato a Kabul nel 1965, Khaled Hosseini è assurto ai clamori della cronaca letteraria per il suo best seller “Il cacciatore di aquiloni”, uscito nel 2004 e presto diventato campione di vendite e culturalmente tanto importante da stimolare la DreamWorks all’acquisto dei diritti per poterne fare un film.
La vita di Hosseini può essere definita come un perenne viaggio. Da bambino infatti, essendo figlio di un diplomatico in servizio presso il Ministero degli Esteri afghano, Khaled Hosseini ha vissuto numerosi trasferimenti che lo hanno portato a vivere in città come Parigi, Teheran, San Josè in California. Eventi che hanno segnato sia la sua personalità entrando in contatto con numerose realtà sociali e sociologiche, sia il suo modo di vivere la letteratura, avendo spaziato molto dai classici persiani a quelli occidentali.
Proprio ne “Il cacciatore di aquiloni” riusciamo a rintracciare i primi segni del melting pot culturale che caratterizza l’opera di Hosseini. Una scrittura elegante ed emotiva, ma altrettanto precisa e chirurgica che ci porta in un mondo fatto di piccole cose e di grandi dolori, dove a volte la dignità della persona è una conquista e non un inviolabile diritto. Esperienze personali che gli hanno concesso la capacità di riuscire a descrivere con tocco sensibile ed intimista uno dei lati dolorosi delle vita umana.
L’importanza di questo romanzo, il primo dello scrittore ormai considerato americano d’adozione, lo porta a diventare un riferimento per la letteratura degli ultimi anni, e lo conduce alla scrittura del suo secondo lavoro, “Mille splendidi soli” (2007), un libro che Hosseini ha dedicato alle sue due figlie e a tutte le donne del suo paese, perchè le donne sono forti anche quando ogni speranza ed ogni desiderio gli viene strappato via dalle guerre e dalle umiliazioni. Anche di questo romanzo, la DreamWorks ha acquistato i diritti per poterne realizzare una trasposizione cinematografica.
E’ del 2013 invece l’ultimo romanzo dell’ormai famosissimo autore, intitolato “E l’eco rispose”. Anche in questo libro, Hosseini parla dei suoi luoghi, di quelli che ha vissuto da ragazzino e che, inevitabilmente, gli sono rimasti cuciti addosso come una seconda pelle, nonostante i ripetuti trasferimenti. Anche in questo romanzo si parla di affetti e di famiglia, ma anche di segreti da scoprire e di eventi che cambiano la vita.
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