In guerra con il passato è un libro di Paolo Mieli pubblicato per i tipi di Rizzoli. Questo libro, reso ancora più interessante dall’arguzia con cui si muove Paolo Mieli, racconta di un problema che è necessario affrontare se si punta a comprendere in maniera profonda il senso della storia, evitando di piegare il passato alle esigenze del presente. Mieli ci aiuta a capire che questo approccio è stato sempre adottato nel corso della storia. Lo troviamo infatti ai tempi di Ottaviano Cesare ma anche in occasione degli anni di piombo. L’effetto? Quello di impedire alle giovani generazioni di affrontare con i propri mezzi guerre che non sono semplicemente metaforiche, ma assolutamente concrete.
L’antidoto esiste, secondo un intellettuale lucido e sincero come Mieli. Per risolvere il problema, a suo dire, è necessario puntare il dito contro la manipolazione delle coscienze e smettere di cercare dei collegamenti dietrologici tra le vicende di oggi e quelle del passato. Fondamentale a suo dire è anche rivedere il giudizio, a volte frutto di un preconcetto, su molti personaggi storici. Per riuscire in tutto questo è necessario ricordare che se tendiamo spesso a parlare di passato significa che una ragione per studiare bene la storia c’è eccome e che, come dice Mieli, è importante farlo analizzando alcuni degli avvenimenti più importanti della nostra cultura mettendo in campo una buona dose di imperturbabilità.
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