Recensiamo oggi su W Libri Il cerchio celtico di Bjorn Larsson.
Recensione
Romanzo bellissimo. Un thriller che non è solo un thriller ma è molto di più, caratterizzato peraltro da un finale spiazzante (no, non aspettatevi il solito colpo di scena, questo è un ‘vero’ colpo di scena) che chiude degnamente il diario di bordo di questa avventura.
Diario di bordo, sì, perché Il Cerchio Celtico, edito dalla benemerita Iperborea, è storia di mare e marinai. Non troviamo però rudi lupi di mare, bensì colti e fortemente contemporanei navigatori solitari, oltre a qualche terrorista, in bilico tra il classico militante dell’IRA e la figura del cultista pos-templare, ma sempre bene armato. E laggiù, in lontananza, celata dalla nebbia dei mari del nord, quella che forse è una strega o forse soltanto una pazza. Tra la scandinavia e la Scozia, attraverso nebbie, flutti, complotti mistico-storico-politici e tazze di bevande calde consumate in cuccetta mentre fuori, nella notte, infuria il maltempo. Si tratta anche una tra le più belle storie di amicizia di cui si sia letto negli ultimi anni. E d’amore, pur non trattandosi di amore consumato ma per certi versi soltanto promesso. Libro originale e delicato, duro e raffinato, con personaggi di quelli che rimangono a lungo con il lettore anche dopo avere chiuso l’ultima pagina.
Titolo: Il cerchio celtico
Autori: Bjorn Larsson
Editore: Iperborea
Anno: 2000
Traduttore: De Marco K.
Trama in sintesi:
Una storia dei giorni nostri, un thriller marinaro ambientato negli anni Novanta che ci porta al Nord, in epiche traversate di mari in tempesta, dalla Danimarca alla Scozia, tra venti scatenati e onde che si ergono come muri d’acqua, in inseguimenti e fughe a vela, in compagnia di Ulf e Torben e il loro Rustica, sulle tracce di MacDuff e Mary e del misterioso Cerchio Celtico, quell’organizzazione segreta che in Irlanda, Scozia, Paesi Baschi e Bretagna persegue con ogni mezzo il sogno di liberazione del popolo celtico.
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