Jane Austen è considerata una delle voci universali della letteratura femminile. Nata a Steventon nel 1775, non ha inciso soltanto il panorama della cultura preromantica, ma anche il modo di scrivere e di approcciarsi ai libri nei secoli successivi. Jane Austen ha creato personaggi immortali, che hanno ispirato altri scrittori e registi, oltre che, ovviamente, i lettori che hanno amato i suoi romanzi e che continuano a considerarli un punto di riferimento fondamentale per il loro percorso culturale.
Ecco alcune frasi tratte dai suoi libri.
Non sono il tempo o l’occasione a creare l’intimità, ma solo la disposizione. Sette anni non basterebbero a far sì che due persone si conoscano e per altri, sette giorni sono più che sufficienti.
Fin dall’inizio, fin dal primo istante, direi quasi, che l’ho conosciuta, i suoi modi, palesandomi appieno tutta la sua alterigia, la sua presunzione, il suo egoistico sdegno dei sentimenti altrui, furono tali da costituire quella base di disapprovazione sulla quale gli avvenimenti che seguirono hanno costruito una così irriducibile antipatia; e non era ancora un mese che la conoscevo che già sentivo che lei era l’ultimo uomo al mondo che mi sarei mai lasciata indurre a sposare.
Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell’altra metà.
Credo che in ogni temperamento vi sia una tendenza a qualche male particolare, un difetto di natura che neanche la migliore educazione riesce a vincere.
Una persona che sa scrivere una lunga lettera con facilità non può scrivere male.
Ma è comunque una vera fortuna avere qualcosa ancora da desiderare. Se tutto fosse perfetto dovrei aspettarmi sicuramente qualche delusione.