Senza indugio, la nostra rubrica Blogger alla ribalta vede oggi una nuova protagonista a raccontarci di sé e del suo blog. Si tratta di Malitia, nick dietro cui si cela la padrona di casa di Dusty pages in Wonderland. Eccovi subito le sue risposte alle nostre classiche domande.
1) Dicci qualcosa su di te e sul tuo blog. Com’è nato?
Sono una studentessa con una spiccata passione per la lettura (talvolta anche per la scrittura) e per la critica seria. Amo la letteratura –quella di qualità- e nel mio blog cerco di fondere un po’ tutti i generi (lasciandone da parte solo alcuni, come il paranormal romance), con un’attenzione particolare ai classici, che restano i miei preferiti. Cerco di dare il meglio di me nelle recensioni, osservando oggettivamente difetti e pregi, pur rimanendo molto severa. La mia parola d’ordine è trasparenza: sono del tutto sincera quando recensisco e quando consiglio un libro, e seleziono le anteprime per mettere la qualità al primo posto. Il blog è nato in modo del tutto casuale. Ho sempre scritto recensioni su Anobii, ma non conoscevo il mondo dei blog letterari. E’ stato un mio amico scrittore, a cui piacevano le mie recensioni, a suggerirmi di aprirne uno. Ci ho riflettuto un paio di mesi e poi l’ho aperto, esattamente un anno fa, e come allora è un progetto che mi prende tanto tempo ma in cui metto molta passione.
2) Quali credi siano i meriti dei blogger letterari italiani, e quali i limiti?
La figura del blogger è diventata un po’ controversa. Non è riconosciuta a livello professionale ma svolge spesso un lavoro specializzato (nell’ambito dei blog letterari, soprattutto, legato all’editoria) che alcuni, spregiativamente, hanno definito un’agenzia pubblicitaria per le case editrici. Che questo sia veritiero o meno, consapevole o no, i blogger non vengono certo retribuiti, recando effettivamente un servizio gratuito e rimanendo comunque esenti da riconoscimenti lavorativi. Pur facendo molta pubblicità alle nuove uscite editoriali (e sappiamo benissimo quanto questa pubblicità sia efficace), insomma, il lavoro del blogger resta amatoriale. Paradossalmente, dentro questo limite sta anche la forza del blogger che, slegato da qualsiasi profitto – escluso quello inerente il ricevimento delle copie da recensire, nonostante in alcuni casi persino questo basti a inficiare parzialmente la valutazione oggettiva -, resta “dalla parte del lettore”, ne comprende – al contrario di famosi critici freddi, snob e distanti – le esigenze e i gusti, sfrutta un canale giovane come Internet e rende il proprio spazio e la propria presenza accogliente e calorosa. Il blogger è, quindi, l’amico della porta accanto che ti consiglia un libro che gli è particolarmente piaciuto e spesso rappresenta l’ago della bilancia tra il comprare e non-comprare. I blog, poi, inutile negarlo, sono stati oggetto di un’ulteriore rivoluzione: quella dei giveaways, i contest in cui è possibile vincere libri. Il blogger allora è diventato anche una sorta di Babbo Natale, ancora una volta dalla parte del lettore, che però, magari, chissà, quel libro lo comprerà anche se non è riuscito a vincerlo.
3) La tua più grande soddisfazione e la tua più grande delusione?
Sarei ipocrita a non dirlo, ma una bella soddisfazione è quella di collaborare con le più grandi case editrici italiane. Però sarebbe una consolazione ben magra se i miei lettori non dimostrassero di apprezzare quello che faccio, non mi ringraziassero quando segnalo loro un libro particolarmente interessante, non mi facessero i complimenti o non commentassero gli articoli. La più grande soddisfazione la trovo lì, nel rendermi utile, nel comunicare, ma soprattutto nell’ottenere feedback. Se io do un impulso e le persone rispondono, se riesco a creare il dibattito – anche se intorno ad un libro, ma spesso, con il “sondaggio del mese”, affronto problematiche di varia natura – vuol dire che ho stimolato la riflessione in coloro che mi hanno letto, e forse fermarsi a pensare al giorno d’oggi non fa così male. La mia esperienza da blogger è stata abbastanza felice (o forse abbastanza breve) da poter affermare di non aver avuto grandi delusioni… E spero di non averne! Non so a quali potrei andare incontro ma ho comunque la certezza, qualsiasi cosa accada, della passione per il mio lavoro e per i libri.
4) Un libro (nuovo o vecchio) che ti senti di consigliare come da leggere assolutamente.
Domanda troppo complicata! Uno, no, non posso proprio consigliarlo. Come ho vado pazza per i classici, sul blog tengo una rubrica mensile dedicata a loro. Mi vengono in mente decine di titoli della letteratura francese, inglese, russa (adoro la letteratura russa) e anche italiana, ma sono decisamente troppi. Posso fare il nome di qualche autore per cui bisognerebbe ritagliare uno spazio speciale in libreria: oltre a Jane Austen ed Emily Bronte (che fortunatamente non passano mai di moda) anche Dostoevkij, Bulgakov, Nabokov, Wilde, Flaubert, Tolstoj, Zola, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Dickens… Sono autori che ricordo con grande calore e di cui potrei parlare all’infinito.
5) Che progetti hai per il tuo blog?
Non penso molto al futuro del mio blog, semmai al modo di migliorarlo. Mi rimprovero sempre quando non sono costante negli aggiornamenti, o quando potrei fare molto di più e non riesco. Ho tante speranze per lui: vorrei che divertisse, che interessasse, che riuscisse ad avvicinare le persone anche a letture popolarmente considerate “pesanti”, vorrei che coinvolgesse più fasce di lettori. Non solo quelle giovani, stoicamente assuefatte da young adult spesso troppo scadenti, ma anche coloro che amano la letteratura non commerciale. Vorrei che fosse un blog dove l’informazione è appositamente filtrata per trovare i contenuti migliori (e questo già lo faccio, ma un servizio del genere non è mai troppo perfetto), vorrei che crescesse e maturasse con me, vorrei che avesse ancora tanti anni davanti. I progetti importanti verranno con il tempo, per ora mi accontento di quello che riesco a dare e delle soddisfazioni che, fortunatamente, ottengo in misura sempre maggiore.
Risposte interessanti, quelle di Malitia, non credete? Sicuramente vi consigliamo di dare uno sguardo al suo blog, e se passerete a trovarla, portatele anche i nostri saluti!