Libro denso e meravigliosamente inchiodato sulla vite degli altri nella cornice splendida della Roma anni 50 e 60. I primi di una creatività eccezionale, l’altro decennio, invece, in cui tutto si è ribaltato: la letteratura, la politica, la dolcezza della vita.
Dice Sandra Petrignani in una intervista rilasciata a Satisficition: ” Viviamo un’epoca di decadenza, è indiscutibile, e guardarsi indietro può aiutare. Non volevo però scrivere un libro nostalgico: volevo scrivere un libro vivo. E narrativo, non saggistico. Volevo raccontare il nostro passato recente come una favola, tanto più avvincente perché è stata vera. E far rivivere gli eroi di quel tempo, da Moravia a Pasolini, da Guttuso a Schifano, da Elsa Morante a Palma Bucarelli, da Sandro Penna a Fellini nella domesticità dei loro gesti, delle loro passioni, degli amori come dei litigi, nelle mille discussioni da Caffè come nel segreto delle loro stanze”. Poi c’è un un personaggio di invenzione. Ninetta, che fa la domestica e che tiene insieme tutte le storie raccontate dalla scrittrice.
Trecentoquarantotto pagine di ricordi, la pazzia creativa della Morante, che visse il suo grande amore per Moravia, da moglie gelosa ed esasperante, dall’arrivo nel 1950 a Roma di Pier Paolo Pasolini che diventa poi il migliore amico della coppia Morante-Moravia.
E poi Renato Guttuso, Pablo Picasso, Adriano Olivetti, Carlo Caracciolo, Fellini, Visconti, De Sica o degli esordienti La Capria ed Eco. E poi: Vittorini, Gadda, Maraini, Piccioni, Scalfari, il paparazzo Secchiaroli, Arbasino, Zavattini, Calvino, Parise, Monelli, Mafai, Dorazio, la Bellonci, Bassani, Giacomo Debenedetti, il giovanissimo Andrea Camilleri funzionario Rai, Buscaglione, Feltrinelli. Un mondo di talenti sopraffini, di vite spericolate.
Non è un saggio storico o sociologico e tuttavia ne contiene i germi del rigore ricostruttivo nelle vicende, raccontate rispettando la verità e una radiografia del sociale attraverso l’analisi di risvolti culturali, economici e sociali che impregnano l’humus politico di quegli anni.
E poi anche presenze straniere come Truman Capote, arrivato nella capitale o attori come Liz Taylor, Richard Burton e Anita Ekberg.
Pubblicato da Neri Pozza nel 2012, questo libro ha anche momenti di riflessione sui cambiamenti che arrivarono negli anni settanta. Il neo capitalismo di Pasolini prende il sopravvento, la gente si rifugia nel mondo della televisione, gli ideali cambiano; la Petrignani si ferma di fronte all’uccisione di Pasolini, nel novembre del 1975. Tutto è finito e nella quarta di copertina la narratrice scrive il famoso aforisma di Ennio Flaiano : “Coraggio, il meglio è passato”.
Saggio romanzato di grandissima fattura, l’italiano della Petrignani è perfetto, godibile. Non ci sono smancerie, né manierismi.
Un libro da leggere. Subito.
Vincenzo Mazzaccaro
Titolo: Addio a Roma
Autore: Sandra Petrignani
Editore: Neri Pozza
Anno: 2012
Addio a Roma, di Sandra Petrignani: acquistalo su Amazon!