L’arte di essere fragili è un libro di Alessandro Davenia pubblicato in Italia da Mondadori. In questo libro, l’autore del best seller Bianca come il latte, rossa come il sangue, riflette sulla possibilità di raggiungere la felicità duratura. Le domande attorno a questo sentimento fanno parte da sempre delle nostre peculiarità di umani e, in queste pagine, Davenia tenta di dare una risposta partendo dalla sua esperienza e dall’incontro con un autore liquidato da molti, forse anche troppi, come un pessimista cronico.
Stiamo parlando di Giacomo Leopardi, che fu un giovane profondamente ancorato alla sua vocazione poetica, capace di mantenerla viva nonostante le difficoltà e, in alcuni casi, a dispetto della derisione dei suoi contemporanei. Davenia considera i versi del poeta de L’Infinito come una fantastica fonte di provocazioni e di stimoli personali, e nelle pagine de L’arte di essere fragili ne parla in maniera fantastica.
Grazie a queste ispirazioni riesce a trovare un punto di riferimento per dare una risposta ai tanti ragazzi che, sia in classe sia nelle conferenze che tiene in ogni parte d’Italia, gli fanno domande sul senso della vita e sul loro futuro in un periodo in cui è difficile darsi delle risposte certe.
Perché ci riesce? Perché, in fondo, le domande dei ragazzi sono le stesse dei personaggi delle liriche leopardiane. Saffo, Silvia, Cristoforo Colombo, Nerina si pongono interrogativi che non hanno risposte semplici, ma che possono aiutarci a dare un senso alla nostra vita.
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