Su W Libri recensiamo oggi il romanzo thriller Paragon Hotel, di David Morrell
La mole del Paragon Hotel si staglia contro il livido cielo autunnale di Asbury Park, cittadina fantasma sulla costa del New Jersey. Inaccessibile ormai da decenni, l’edificio fu fatto costruire da Morgan Carlisle, eccentrico milionario che lo aveva dotato di ogni genere di comfort per viziare i suoi illustri ospiti. Un piccolo gruppo di archeologi urbani, appassionati di vecchi edifici, sta per intrufolarsi al suo interno per esplorarlo prima che venga demolito. Ma man mano che si addentrano lungo i corridoi illuminati solo dalle loro torce, la sensazione di non essere soli si fa sempre più soffocante e li getta nell’inquietudine. Fatti inspiegabili iniziano a susseguirsi e la minaccia di qualcosa di orribile segue da vicino ogni loro passo. Finché non sarà chiaro che la loro salvezza è un flebile barlume in quella notte nera come la pece.
Mi limito a osservare quanto possa essere dannosa e fuorviante, per il povero lettore, una serie di recensioni gonfiate di elogi e sproloqui senza precedenti. Non è possibile presentare questo romanzo come “Agghiacciante e ipnotico”, ma evidentemente sufficiente ad annebbiare le menti dei lettori della domenica. Io vi invito a non cascarci, cari amici! L’atmosfera iniziale di mistero e l’infiltrazione nel Paragon Hotel fanno vivere momenti di suspance, ahimè tradita e disattesa nel prosieguo. Fino alla prima rampa di scale si crea interesse nella lettura, ma oltre quella scalinata si cela un solo grande colpo di scena che lascia spazio ad un finale da film americano. Credo che l’autore abbia la capacità di caratterizzare i suoi personaggi, ma nel Paragon Hotel questo fondamentale aspetto è poco sottolineato. Non ci si affeziona, non si piange la scomparsa di nessuno, non si soffre con i protagonisti. Dialoghi quasi mai all’altezza della situazione e poco funzionali alla scorrevolezza della trama. Si perde interesse alla vicenda da metà romanzo. Il mio consiglio è quello di evitarlo.
Paragon Hotel, di David Morrell
Piemme