“Pantera” di Stefano Benni esce il 30 aprile per i tipi di Feltrinelli e riporta in libreria uno dei narratori più amati dal pubblico italiano. La produzione di Benni è tutto tranne che piatta: il famoso scrittore in questi anni si è fatto spesso vedere tra gli scaffali delle librerie e negli store digitali e sempre con opere che hanno segnato profondamente i suoi fan e chi in generale ama le penne un po’ surreali.
Con “Pantera” Benni riconferma questa linea e lo fa portando in campo una metafora di potenza secolare, ossia quella del gioco. Il gioco visto come terreno di sfida e di catarsi è in questo caso il biliardo, il tavolo attorno al quale ruotano le esistenze i frequentatori dell’Accademia dei Tre Principi, giocatori leggendari che incrociano le stecche tutte le sere.
Questo clima, caratterizzato da un profondo cameratismo maschile e reso unico dalla comune passione per un gioco assolutamente strategico, viene sconvolto dall’arrivo di Pantera, giovane affascinante e misteriosa. La storia assume così i tratti del poema cavalleresco, dove i campioni si sfidano a duello per conquistare il cuore della bella fanciulla, che, nella maggior parte dei casi, è solita osservare questo teatro di forze e inquietudini con una placida indifferenza.
Così fa anche Pantera, che ad un certo punto del racconto cede il testimone alla bella Aixi, aprendo la strada a ulteriori nuove sfide. Mancano pochi giorni all’uscita di “Pantera” nelle librerie, ma la certezza è che sarà un successo come tutti gli altri libri di Stefano Benni!
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