Illmitz non è un libro come tutti gli altri. Si tratta di un inedito e di un’opera prima della pluripremiata autrice di Va’ dove ti porta il cuore, Susanna Tamaro. Ben vent’anni dopo il suo libro più famoso (14 milioni di copie, 9 in Italia) Bompiani ha deciso di pubblicare il 29 gennaio 2014 pubblica l’opera prima della scrittrice triestina: Susanna l’ha scritta quando aveva appena 25 anni. Il manoscritto fu letto da personaggi di spicco, quali Claudio Magris e Giorgio Voghera: costoro tentarono, ma purtroppo senza successo, di farlo pubblicare.
‘Pubblicarlo prima non avrebbe avuto senso’, così ha replicato la scrittrice a chi le chiedeva perché tanta attesa. Non si tratta comunque di un libro per bambini, come molti altri della Tamaro, ma bensì di un romanzo di formazione, profondo e ricco di significati.
Il titolo viene da una città al confine tra Austria e Ungheria, in cui viveva la famiglia del protagonista, ora venticinquenne, prima che i genitori si trasferissero sul Carso. Il ragazzo ora risiede a Roma, ma per lui questo viaggio è essenziale e decisivo: ha deciso di compiere il percorso della memoria e del passato per fare i conti con se stesso, con la propria inquietudine, e per dare un senso a quel senso di inadeguatezza che tutti a quell’età sperimentano. Sarà un viaggio però popolato di fantasmi: Agnese, sua sorella, morta bambina, investita in un tragico gioco di gioventù e di innocenza; il suo amico d’infanzia, Andrea, rimasto nel paese natale. Ma più di tutti emerge dallo sfondo Cecilia, la “fidanzatina” del protagonista, impiegata a Roma, ormai una donna esuberante e travolgente.
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