Scrittrice e giornalista, curatrice di Horror Magazine, Irene Vanni ha scritto articoli e racconti per numerose antologie e riviste. Il 3 aprile 2013 è uscito il romanzo “Come se fosse ieri” (Fabbri Editori, di cui trovate qui la nostra recensione).
Irene ha accettato di rispondere a qualche domanda su di sé e sul suo libro. La ringraziamo per la disponibilità e auguriamo a tutti voi che ci seguite buona lettura.
WLibri: Buongiorno Irene. Benvenuta. Allora, come sta andando il libro? Oltre alla nostra abbiamo letto molte altre ottime recensioni, in rete…
Irene Vanni: Bene! In effetti, per ora non ne ha scritto male nessuno, e se ne continua a parlare nonostante non sia più una novità. In Rcs hanno già ricevuto e letto anche il prossimo, pensa te.
WLibri: Ti va di raccontarci com’è nata l’idea di “Come se fosse ieri”?
Irene Vanni: da un concerto dei Duran Duran mancato, giusto quello del Lucca Summer Festival del 2012 a cui devono andare le protagoniste. Ci ho mandato loro, sviluppando intorno all’idea una struttura che mostrasse il “come eravamo” e il “come siamo diventati.” Qualcosa che dall’amaro previsto spronasse però all’ottimismo, come “All you need us now”, il brano del 2011 dei Duran Duran che fa da leitmoriv all’intero romanzo, una spinta a credere che se vogliamo davvero qualcosa, anche se è una piccola cosa, non è mai troppo tardi per ottenerla. Neppure da morti. Ed è quello che si prefigge Manuela nel cercare di risollevare le sorti delle amiche disastrate attraverso la figlia che lascia loro, e un semplice concerto.
WLibri: Perché proprio i Duran Duran? Nel libro ogni tanto vengono citati anche i loro ‘antagonisti’, gli Spandau Ballet. Perché non loro?
Irene Vanni: con questa domanda rischi il linciaggio…
WLibri: Cinzia, Laura e Simona. Quanto è stato difficile elaborare tre personaggi così diversi e farli interagire tra loro rispettando la scaletta che ti eri imposta? C’è stato mai un momento in cui hai avuto la sensazione che la trama stesse andando in una direzione diversa da quella che avevi pensato all’inizio?
Irene Vanni: no, l’intreccio era già stabilito, tanto che l’ultima frase dell’epilogo chiude il cerchio del prologo. Trattandosi di una storia comune ho cercato di dare voce a dei tipi di donna altrettanto comuni, pur se diversi, proprio perché ognuno potesse o riconoscersi in una di loro o potesse riconoscere in loro un’amica. I messaggi che ho ricevuto finora mi hanno fortunatamente confermato di esserci riuscita e sono in definitiva quelli che danno maggior soddisfazione.
WLibri: Una domanda che ho già fatto a un tuo collega scrittore: se dovessero farci un film, sul tuo libro, chi vedresti nel ruolo rispettivamente di Cinzia, Laura e Simona?
Irene Vanni: ci sono autori che mentre scrivono immaginano già dei particolari attori ricoprire il ruolo del loro personaggio. Io cerco sempre di evitare, anche perché il vantaggio della narrativa nei confronti del cinema sta proprio nel maggior spazio lasciato all’immaginazione di chi la fruisce. Io posso descrivere un personaggio nei minimi dettagli, ma ogni lettore lo rapporterà sempre alla propria esperienza visiva, così come potrà vederlo più o meno diverso a seconda dell’attrazione o della simpatia che prova nei suoi confronti. Riguardo “Come se fosse ieri”, per esempio, ho provato più volte a specificare che Milo era bruttissimo e pareva un troll della Ny Form, ma le lettrici si sono immedesimate nelle fantasticherie di Laura, e ogni loro messaggio terminava con un “Secondo me Milo non è così brutto.” Ti giuro che io me lo immaginavo orrendo, ma evidentemente la scrittura fa passare più cosa c’è dentro, piuttosto che il fuori delle discipline visive. E in questo senso lui era molto carino. Se dovessi scritturare la faccia che avevo immaginato io, ci resterebbero tutte male. O alla fine lo vedrebbero carino lo stesso, chissà…
WLibri: Nel tuo libro si parla anche di sesso. Qual è il tuo punto di vista, come donna e come scrittrice, della tendenza recente di molti editori di sfornare, sull’onda del successo delle “Cinquanta sfumature di…”, la quantità di romanzi erotici che si vede attualmente nelle librerie?
Irene Vanni: in realtà “Come se fosse ieri” stesso è un romanzo erotico, solo che la componente mainstream è più evidente. Questo perché se c’è una cosa che odio nel genere erotico è il cliché, la storia trita già riletta mille volte, il clone del clone, dunque lascio che l’eros sia funzionale a un intreccio in cui confluiscono tutti gli aspetti della vita, e magari un’idea, un fulcro di partenza che si discosti dai luoghi comuni. Tutte le scene erotiche del romanzo (parecchie, e pure lunghine) sono una sorta di ‘click’ per la formazione psicologica dei personaggi, ognuna di esse è impostata in modo da sbloccarne i freni; queste scene non sono importanti in sé, ma necessarie, perché sono i gesti e le fantasie contenute in esse che determinato cosa il personaggio andrà o non andrà a fare.
WLibri: Il tuo libro è disponibile sia in cartaceo che in ebook. Ci sono lettori che abbracciano la nuova tecnologia del formato digitale con entusiasmo, quelli possibilisti, quelli scettici e quelli che proprio non ne vogliono sapere. Tu invece che rapporto hai tu con gli ebook?
Irene Vanni: io al momento preferisco ancora il cartaceo, ma in Italia siamo agli albori del mercato degli ebook, che risulta solo una minima parte di quello generale. Sicuramente nei prossimi anni la tendenza cambierà, ma non sarà a breve termine.
WLibri: Tornando a parlare di “Come se fosse ieri”, c’è un personaggio al quale ti senti particolarmente legata, per le vicende di cui è protagonista o per il carattere? O uno che senti più vicino a te rispetto agli altri?
Irene Vanni: sai… un autore è legato un po’ a tutti i suoi personaggi e si pensa sempre che ci sia qualcosa di autobiografico più in uno che in un altro. In realtà c’è una parte di me in tutti loro, così come non sono nessuno di loro. Però vado fiera del personaggio apparentemente più marginale, quello che – senza fare spoiler – incarna un po’ l’autore nel gestire l’intreccio e il lettore nel crearsi delle aspettative, perché mi ha permesso di inserire dei siparietti leggeri e al contempo funzionali.
WLibri: Caldo soffocante permettendo, stai lavorando ad un nuovo libro in questo momento? Ti va di parlarcene?
Irene Vanni: sì, come ti ho detto è già ultimato. Posso solo rivelarti che uscirà nei primi mesi del 2014. Nient’altro, per ora.
WLibri: Una delle mie domande preferite: che autore c’è attualmente sul tuo comodino?
Irene Vanni: ce ne sono 365. Dopo mesi e mesi ho trovato finalmente il tempo per iniziare l’ultima antologia della serie “365 racconti…” di Delos Books, in particolare quella sulle storie d’amore. E’ un’iniziativa interessante che ogni anno coinvolge un sacco di autori e di cui finora ho fatto sempre parte. Mi sa che il tempo stavolta non mi permetterà di partecipare alla prossima.
WLibri: Direi che ti abbiamo importunata abbastanza. Nel ringraziarti ancora per la tua disponibilità, ti lascio campo libero per salutare i lettori di WLibri come preferisci.
Irene Vanni: addirittura “importunata”, ci mancherebbe! Anzi, grazie a te per lo spazio dedicatomi e grazie a tutti i lettori di WLibri che si sono soffermati sulle mie parole, nella speranza che si soffermino anche su quelle di “Come se fosse ieri.”