Oggi su Wlibri recensiamo ‘La Cabala‘, di Thornton Wilder, un bel romanzo edito da Tre editori, ambientato in una Roma ormai scomparsa, fatta di splendide ville e palazzi nobiliari, e personaggi leggiadri la cui unica preoccupazione è divertirsi.
Titolo: La Cabala
Autore: Thornton Wilder
Editore: Tre Editori
Anno: 2012
Trama in sintesi:
Un giovane americano a Roma conosce alcuni esponenti di un gruppo dell’alta società conosciuto come ‘La Cabala’; il lettore conoscerà insieme a lui alcuni dei personaggi più significativi, di cui l’autore racconterà le vicende…
Recensione:
Thornton Wilder è stato uno dei più grandi scrittori americani del Novecento. ‘La Cabala’ è il suo primo romanzo, e oggi è stato pubblicato in Italia da Tre Editori. L’autore è conosciuto per ‘Il ponte di San Luis Rey’ o ‘Le idi di Marzo’, mentre a Broadway, ebbe successo con le commedie ‘La piccola città’, ‘La sensale di matrimoni’ o ‘La famiglia Antrobus’. ‘La Cabala’ è un libretto di 180 pagine che si legge tutto d’un fiato soprattutto per quanti amano immergersi in un mondo mitico, quasi fatato, come quello in cui si ritrova il protagonista del romanzo, uno studente americano che giunge a Roma subito dopo il primo conflitto mondiale, per un soggiorno di un anno, e qui entra in contatto con una serie di personaggi legati tra loro perché appartengono tutti ad un gruppo conosciuto come ‘La Cabala’, una sorta di élite dell’alta società internazionale riunitasi a Roma in splendide dimore storiche. Premetto subito che non è un libro adatto a chi è abituato a leggere romanzi leggeri e di svago; Thornton Wilder è un grande scrittore, e tutte le parole dei suoi romanzi sono scelte con cura e si prefiggono uno scopo ben preciso.
Ogni capitolo porta il nome di un personaggio che entra in contatto con il protagonista; conosciamo così Marcantonio, Alix, Astrée – Luce e il Cardinale, le loro vite, le loro vocazioni, le loro amicizie e i loro turbamenti, se così si possono chiamare i piccoli crucci di persone abituate a vivere nel lusso tra mille comfort. Attorno a loro una serie di personaggi minori, ma tutti ugualmente degni di nota, perché tutti hanno qualcosa da raccontare e da cui il lettore può trarre qualcosa. Ogni capitolo è una sorta di mini-storia che ha per protagonista il personaggio da cui quel capitolo prende il nome; lo impariamo a conoscere, quasi ce ne affezioniamo perché, nonostante la ricchezza e gli agi cui è abituato, ha un qualcosa che gli manca: l’amore, la fede, l’affetto, i valori importanti della vita. Emblematico è l’ultimo capitolo, dal titolo ‘Il crepuscolo degli dei’, una sorta di epilogo che spiega non solo l’esistenza de ‘La Cabala’, ma anche la funzione dei vari personaggi. Pur essendo un’opera un po’ acerba rispetto alle successive, è ugualmente importante non tanto per la trama, quanto per il significato allegorico che l’autore conferisce ai vari personaggi… un libro che vale veramente la pena di leggere!
Il libro in una frase:
Vivere è combattere, e lontano dal campo di battaglia i cambiamenti più spaventosi avevano luogo nella sua mente. La fede è combattere, e ora che non combatteva più, non riusciva a trovare in alcun luogo la propria fede.
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